Sono tutti affamati quelli di FI. Ok, non mi dilungherò sul fatto che questo non è un partito ma semplicemente il cast di una soap-opera; non vi annoierò con le solite critiche sui condannati, su quelli che non si fanno processare e sui grandi nomi che fanno parte di questa gloriosa barzelletta italiana, una realtà che solo qui poteva esistere e diventare il primo partito. I dati auditel servono al voto più di ogni altro strumento e qualcuno l’ha capito.
Vorrei quindi condividere con voi alcune considerazioni, alcuni dubbi leciti.
Vi siete chiesti perché Forza Italia è praticamente l’unico partito che ha votato contro la riduzione del numero dei deputati?
Vi siete chiesti perché Berlusconi non vuole cambiare questa vergognosa ed antidemocratica legge elettorale?
Sulla legge elettorale è facile: votare il nome del candidato scelto è troppo democratico per uno che si è fatto da solo, abituato a plebisciti in stile fascista (allora si votava solo “sì”, oggi invece si mette una “X”, poi qualcun altro per te decide chi hai votato) e poi non potremmo più avere in Parlamento gente interessante come Mara Carfagna (la preferivo così), Pippo Franco o Manuela Di Centa. Che sì, di politica sicuramente ne sanno un casino.
Tutti vogliono mangiare a Forza Italia; hanno tanta fame, tanta voglia di farsi vedere paladini della comunità e tante cose da cambiare. E poi per scendere in campo serve tanta energia. Chiedetelo all’amico meccanico, commercialista o dentista che si è candidato alle comunali: secondo voi in che partito si è buttato? Secondo voi cosa sa di politica se non quello che ha sentito alla televisione fino al giorno prima? Secondo voi perché è sceso in campo? Che contributo può dare? Forza Italia prende cani e porci, basta fare numero. Ragionateci un po’, in silenzio.
Ok, ci avete pensato bene? Pausa.
Io so il perché di tutto questo: Forza Italia è una grande forza al servizio di un grande furbo che si prende gioco di tanti ignorantoni.
Ti segnalo un ritratto della favorita del Berlusca, Michelina coscialunga, fatto da Giogio Bocca
…”Il Cavaliere lancia la Brambilla, che sa niente di politica e di economia ma è brava a trovare i pullman per le adunate azzurre e bravissima ad aprire circoli in cui si parla a vanvera di quella cosa sconosciuta che è la libertà e si istruiscono le claque per i comizi del padrone.
Da quel che si è visto a Ballarò, la Michela Vittoria Brambilla ha tutte le doti di far politica alla maniera di Berlusconi:parla con grande sicurezza dicendo cose che non sa, se prende la parola non la molla più, mescola toni suadenti e aggressivi,sfodera un paio di gambe che fatica a contenere nella poltroncina a metà fra la disinvoltura e la sguaiatezza,passa da stupori ocheschi a sicurezze indiscutibili, non sai se è bella o qualsiasi,ma certo è vistosa; insomma,fa parte del bestiario che Berlusconi raccoglie al suo passaggio come il Nazareno i suoi apostoli.Si alzano e lo seguono.Per dove non si sa.”
Bravo, bella analisi!
@Francesco
Bentornato, cominciavo a darti per disperso 😛 Il ritratto di Bocca non fa una grinza, dovrebbero leggerlo ad alta voce al tg5 delle 20… uahuahuah!
@Ed
Grazie. Insieme potremmo formare un duepercento rivoluzionario… 😛