Un’emozione che cresce piano piano

dicembre 10, 2007

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Bello, semplice, giovane e funzionale. E per uno smanettone come me anche abbastanza intuitivo. Parlo del mio nuovo Macbook; finalmente infatti ho usufruito anche io dei 200 euro di sconto statale per i precari e ho seguito il consiglio di molte persone che ancora ora mi danno una mano ad abituarmi ad altri usi rispetto a Win. Mi sono così convertito anche io a Mac e devo ammettere che è l’idea di fondo che trasmette, l’esperienza in sé che risulta proprio diversa. Per questo non sono pentito dell’acquisto, che probabilmente non avrei fatto senza lo sconto, ma anzi sono felice di aver fatto questa scelta, anche perché Vista proprio non mi andava giù. E per 200 euro in più di un pc acquistate un prodotto in cui nulla è lasciato al caso: basti pensare ad esempio all’alimentatore magnetico anti-inciampamenti, agli accorgimenti sullo spinotto per avvolgere il filo, alla semplicità di sostituzione della ram a prova di niubbo e a tante altre cose che in un pc difficilmente avevo trovato; certo, si paga anche il design, ma nel tempo avrà più valore.

Ora quindi mi manca solo da imparare le mille mila funzionalità che offre il mio macbook in un paio di settimane, un gioco da ragazzi insomma (scherzo)… Lo dico con una punta di rosichio perché Windows lo conosco praticamente come le mie tasche visto che è dai tempi di Windows 3.1 che ci smanetto sopra: ne ho fatte di tutti i colori con l’os di Bill, che comunque non abbandonerò sul pc fisso che mi sono montato, come sempre con tanto orgoglio, da solo (odio i jumpers delle motherboard). Insomma, non poter sfruttare da subito ogni chiccheria leopardiana mi rende un po’ inquieto, ma recupererò. Per farvi capire l’emozione che provo nello scrivere il primo post col nuovo Mac vi fornirò alcuni esempi alla portata di tutti.È come quando ti compri per la prima volta qualcosa tutto tuo che ti sei sudato, qualcosa di materiale che però hai valutato bene, un centinaio di volte. È come quando hai usato per la prima volta un mouse e hai usato paint su win 3.1 per fare un disegno astratto, probabilmente inguardabile. È come quando porti fuori quella lei che ti ha tenuto sulle spine per non so quanto tempo e quella sera piove di brutto, non c’è posto al ristorante..ma va bene lo stesso. È come quando hai visto la prima schermata blu su win. È come quando guidi per la prima volta da solo dopo che hai preso la patente. È come quando…me lo direte voi cosa ha significato la vostra prima volta con il vostro pc.

E ora prego, tiratemi fuori un nome come tradizione comanda. Grazie.

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